Per equazione biquadratica si intente un’equazione formata da un termine di quarto grado, uno di secondo grado e un termine noto.
E' molto importante avere un occhio allenato e saperle riconoscere perché possono essere risolte molto più facilmente di quanto potrebbe sembrare.
Proponiamo di seguito alcuni esempi di equazioni biquadratiche:
Per risolvere un’equazione biquadratica è necessario sostituire il termine di secondo grado con una variabile (spesso viene scelta la lettera t) e il termine di quarto grado con la stessa variabile elevata al quadrato.
Esempio:
Imponiamo e avremo di conseguenza anche Sostituendo otteniamo:
Facendo questo abbiamo trasformato la nostra biquadratica in un’ equazione di secondo grado che ora risolviamo normalmente con la forma ridotta della formula risolutrice delle equazioni di secondo grado:
Quindi e . Adesso risostituiamo la per trovare le vere soluzioni:
Abbiamo ottenuto esattamente soluzioni perché l’equazione di partenza era di quarto grado.
Un’equazione è detta trinomia se è formata da un termine di grado , un termine di grado e un termine noto.
Le equazioni biquadratiche sono quindi un caso particolare di equazioni trinomie.
Di seguito alcuni esempi:
Le equazioni trinomie si risolvono con lo stesso procedimento usato per le biquadratiche, con la sola differenza che in questo caso non sarà più uguale a ma sarà uguale a .
Esempio:
Imponiamo e di conseguenza avremo anche Sostituiamo ed otteniamo:
Risolvendola otteniamo:
Adesso non ci resta che ricavare le soluzioni risostituendo la :
Questa volta abbiamo ottenuto due soluzioni anche se l’equazione di partenza era di sesto grado perché le altre quattro soluzioni non sono numeri reali e fanno parte dell’insieme dei numeri complessi (qui la lezione sui numeri complessi).