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Successioni

Di seguito analizzeremo le successioni.


Cos'è una successione?

Una successione è una sequenza ordinata. Noi ci limiteremo a studiare le successioni di numeri reali, che quindi vengono chiamate successioni numeriche ma potremmo avere anche successioni di funzioni o di altri oggetti matematici.

Un modo per indicare una successione è tramite una legge che definisce l'ennesimo termine di essa, che chiameremo an\displaystyle { a_n }an​ . Il primo termine della successione è a0\displaystyle { a_0 }a0​ , dopo di lui c'è a1\displaystyle { a_1 }a1​ , poi a2\displaystyle { a_2 }a2​ e così via.

Vediamo un esempio:

La successione S\displaystyle { S }S definita da:

an=2n\displaystyle { a_n = 2n }an​=2n

È formata da tutti i numeri pari non negativi:

S=0,2,4,6,8,10,...\displaystyle { S = {0,2,4,6,8,10,...} }S=0,2,4,6,8,10,...

Possiamo indicare una successione come la sua legge scritta dentro parentesi graffe. Nell'esempio di prima, quindi, avremo:

S={2n}\displaystyle { S = \left\{ 2n \right\} }S={2n}

Vediamo ora la classificazione delle successioni:


Classificazione

Una successione è detta limitata inferiormente se esiste un numero reale m\displaystyle { m }m tale che m\displaystyle { m }m è minore o uguale di tutti i termini della successione.

La successione {2n}\displaystyle { \left\{ 2n\right\} }{2n} dell'esempio di prima è dunque limitata inferiormente perché tutti i suoi termini sono maggiori o uguali a 0.\displaystyle { 0. }0.

Una successione è limitata inferiormente, insomma, se non scende mai sotto ad un determinato valore.

Una successione è detta limitata superiormente se esiste un numero reale M\displaystyle { M }M tale che M\displaystyle { M }M è maggiore o uguale a tutti i termini della successione.

Per esempio, la successione {1n+1}\displaystyle { \left\{ {1\over n+1}\right\} }{n+11​} è limitata superiormente perché tutti i suoi termini sono minori o uguali ad 1.\displaystyle { 1. }1.

Quindi una successione è limitata superiormente se non supera mai un determinato valore.

Se una successione è sia limitata inferiormente che limitata superiormente, si dice che la successione è limitata. Per esempio, la successione {cos⁡(n)}\displaystyle { \left\{ \cos(n) \right\} }{cos(n)} è limitata perché il coseno è sempre compreso tra 1\displaystyle { 1 }1 e −1\displaystyle { -1 }−1 .

Una successione si dice monotona crescente se ogni termine è maggiore o uguale di quello precedente, cioè se non diminuisce mai. In matematichese, se:

an+1≥an ∀n\displaystyle { a_{n+1} \geq a_{n} \space \forall n }an+1​≥an​ ∀n

Dove ∀n\displaystyle { \forall n }∀n significa "per tutti gli n\displaystyle { n }n". Quindi, la successione {2n}\displaystyle { \left\{ 2n \right\} }{2n} è monotona crescente.

Una successione di dice, poi, monotona strettamente crescente se ogni termine è maggiore di quello precedente, cioè se cresce sempre. Ovvero se:

an+1>an ∀n\displaystyle { a_{n+1} > a_{n} \space \forall n }an+1​>an​ ∀n

Quindi {2n}\displaystyle { \left\{ 2n \right\} }{2n} non solo è una successione monotona crescente, ma è anche monotona strettamente crescente.

Analogamente, una successione si dice monotona decrescente se ogni termine è minore o uguale a quello precedente. In altre parole, se:

an1≤an ∀n\displaystyle { a_{n_1} \leq a_{n} \space \forall n }an1​​≤an​ ∀n

Quindi, ad esempio, la successione {1n+1}\displaystyle { \left\{ {1\over n+1}\right\} }{n+11​} è una successione monotona decrescente.

Infine, una successione si dice monotona strettamente decrescente se ogni termine è minore di quello precedente. Ovvero se:

an+1<an ∀n\displaystyle { a_{n+1} < a_n \space \forall n }an+1​<an​ ∀n

Dunque, la successione {1n+1}\displaystyle { \left\{ {1\over n+1}\right\} }{n+11​} oltre ad essere una successione monotona decrescente è anche monotona strettamente decrescente.

Appare logico che una successione monotona strettamente crescente è sempre anche monotona crescente, però ci sono successioni monotoni crescenti che non sono anche monotone strettamente crescenti.

Un esempio è la successione di Fibonacci. Probabilmente già la conoscete, ma se non vi ricordate come viene definita, la sua legge afferma che l'ennesimo termine è dato dalla somma dei due precedenti e a0=0\displaystyle { a_0=0 }a0​=0 e a1=1\displaystyle { a_1=1 }a1​=1 .

Bisogna infatti determinare i primi due termini perché altrimenti non si saprebbe da dove partire. Potete giocare cambiando i punti di partenza ed osservando cosa ottenete.

Tornando a Fibonacci, l'ennesimo termine della successione viene definito come:

an=an−1+an−2\displaystyle { a_n = a_{n-1} + a_{n-2} }an​=an−1​+an−2​ se n>1\displaystyle { n >1 }n>1 . Se n=1\displaystyle { n=1 }n=1 abbiamo an=1\displaystyle { a_n=1 }an​=1 e se n=0\displaystyle { n=0 }n=0 abbiamo an=0\displaystyle { a_n=0 }an​=0 .

Utilizzando questa legge, otteniamo che i primi termini della successione sono:

0,1,1,2,3,5,8,13,21,...\displaystyle { 0,1,1,2,3,5,8,13,21,... }0,1,1,2,3,5,8,13,21,...

Anche se aumentando n\displaystyle { n }n i termini aumentano abbastanza velocemente, notiamo che il terzo termine è uguale al secondo. Dunque la condizione che tutti i termini siano maggiori di quelli precedenti non è verificata.

È però vero che ogni termine è maggiore o uguale a quello precedente, dunque si tratta di una successione monotona crescente ma non monotona strettamente crescente.

Si dice che una successione possiede una proprietà definitivamente se esiste un certo termine an\displaystyle { a_n }an​ per cui questa proprietà viene soddisfatta da tutti i termini successivi ad esso.

Quindi, la successione di Fibonacci è definitivamente monotona strettamente crescente perché tutti i termini dopo il terzo soddisfano la condizione di essere maggiori del precedente.


Limite di una successione

Il limite di una successione ci dice come la successione si comporta quando n\displaystyle { n }n tende ad infinito.

Se non avete molta familiarità con il concetto di limite, vi consigliamo di dare un'occhiata alla nostra lezione su di essi (clicca qui 👈), anche se non è fondamentale per questa lezione.

In altre parole, vogliamo vedere se i termini della successione continuano a crescere o a diminuire o se si stabilizzano intorno ad un certo valore o ancora se si comporta in qualche altro modo strano.

Vediamo meglio questi quattro casi:

  • Se i termini della successione continuano a crescere sempre di più e quindi, preso qualsiasi numero reale M\displaystyle { M }M , esiste un termine della successione maggiore di esso, si dice che la successione diverge a +∞\displaystyle { +\infty }+∞ e si scrive:

lim⁡n→+∞an=+∞\displaystyle { \displaystyle \lim_{n \to +\infty} a_n = + \infty }n→+∞lim​an​=+∞

Ad esempio, la successione {2n}\displaystyle { \left\{ 2n \right\} }{2n} diverge a +∞\displaystyle { +\infty }+∞ perché i suoi termini aumentano sempre di più e preso qualsiasi numero reale, c'è sempre un numero pari maggiore di esso.

  • Se, invece, i termini della successione continuano a diminuire sempre di più, e quindi preso qualsiasi numero reale m\displaystyle { m }m , esiste un termine della successione minore di esso, si dice che la successione diverge a −∞\displaystyle { -\infty }−∞ e si scrive:

lim⁡n→+∞an=−∞\displaystyle { \displaystyle \lim_{n \to +\infty} a_n = - \infty }n→+∞lim​an​=−∞

Ad esempio, la successione {−2n}\displaystyle { \left\{ -2n \right\} }{−2n} diverge a −∞\displaystyle { -\infty }−∞ perché i suoi termini diminuiscono sempre di più e preso qualsiasi numero reale, c'è sempre un numero pari negativo minore di esso.

  • Se invece i numeri vanno a stabilizzarsi intorno ad un certo valore l\displaystyle { l }l , si dice che la successione converge ad l\displaystyle { l }l e si scrive:

lim⁡n→+∞an=l\displaystyle { \displaystyle \lim_{n \to +\infty} a_n = l }n→+∞lim​an​=l

Matematicamente, esprimiamo il concetto di "stabilizzarsi" nel seguente modo:

La successione converge ad l\displaystyle { l }l se, preso qualsiasi numero reale positivo ϵ\displaystyle { \epsilon }ϵ (è una lettera greca e si legge "epsilon"), la successione possiede definitivamente la proprietà: ∣an−l∣<ϵ\displaystyle { |a_n -l|<\epsilon }∣an​−l∣<ϵ .

Ricordiamo che una successione possiede una proprietà definitivamente se esiste un termine tale che essa è verificata per tutti i termini successivi ad esso.

Analizziamo cosa significa la disequazione della proprietà:

Ci dice che il modulo della differenza del nostro termine ed l\displaystyle { l }l è sempre minore di ϵ\displaystyle { \epsilon }ϵ per tutti i termini dopo di esso.

Siccome ϵ\displaystyle { \epsilon }ϵ può anche essere molto piccolo, dire che la loro differenza è minore di esso, è come dire che il nostro termine è molto molto vicino ad l\displaystyle { l }l .

Dunque, se una successione converge ad un numero l\displaystyle { l }l , significa che dopo un certo termine, quelli successivi si avvicinano sempre di più a questo valore.

Quindi, ad esempio, la successione {1n+1}\displaystyle { \left\{ {1\over n+1}\right\} }{n+11​} converge a 0\displaystyle { 0 }0 perché i suoi termini si avvicinano sempre di più a 0.\displaystyle { 0. }0.

  • Infine, se una successione non verifica nessuno dei precedenti casi, si dice che è indeterminata.

Ad esempio, se comincia ad oscillare tra due valori distinti, è indeterminata.

Infatti, la successione {(−1)n}\displaystyle { \left\{ {(-1)^n} \right\} }{(−1)n} oscilla in continuazione tra 1\displaystyle { 1 }1 e −1\displaystyle { -1 }−1 ed è dunque indeterminata.


#Studio di funzione🎓 5º Scientifico🎓 5º Classico🎓 5º Linguistico
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