Cosa sono?
Avevamo già incontrato le funzioni trigonometriche definendole usando i triangoli rettangoli. In realtà, conviene studiarle utilizzando una circonferenza di raggio 1 , con la quale potremo anche definire altre funzioni goniometriche.
Disegnamo quindi questa circonferenza incentrata nell'origine e con raggio 1 , che chiameremo circonferenza goniometrica:
Prendiamo ora un punto su questa circonferenza:
Tracciamo le perpendicolari da quel punto all'asse delle x :
Per la definizione del coseno, essendo PHO△ un triangolo rettangolo, se chiamiamo α l'angolo HO^P, dobbiamo avere:
cos(α)=OPOH
e per la definizione del seno dovremo avere:
sin(α)=OPPH
Notiamo quindi che il segmento OP è un raggio e, per costruzione, la circonferenza ha raggio 1, dunque OP è lungo 1.
Per questo, i rapporti delle formule di prima varranno, rispettivamente, la lunghezza di OH e la lunghezza di PH.
State però attenti a non dire che il coseno e il seno sono quei due segmenti. Il seno e il coseno sono definiti come rapporti tra segmenti.
Poi il loro valore è uguale alla lunghezza di quei segmenti, ma ricordatevi che sono rapporti tra segmenti.
Cosa sono, però, la lunghezza di PH e OH? Sono l'ordinata e l'ascissa del punto P!
Quindi, il punto P avrà coordinate (cos(α);sin(α)):
Quando facciamo il rapporto tra segmenti, dobbiamo prendere le loro lunghezze orientate, perciò otterremo dei valori del coseno e del seno negativi se le coordinate del punto sono negative:
Nel grafico qui sopra, entrambe le coordinate di T sono negative, per questo il coseno e il seno di β saranno entrambi negativi.
Quindi, il coseno sarà negativo quando la x del punto è negativa, ovvero nel secondo e terzo quadrante:
Mentre il seno sarà negativo quando la y del punto sarà negativa, cioè nel terzo e nel quarto quadrante:
Ora possiamo dimostrare le cinque relazioni fondamentali della goniometria e definire le altre funzioni goniometriche:
Le cinque relazioni fondamentali della goniometria e le altre funzioni
goniometriche
La prima relazione fondamentale già la conoscete benissimo. Essa dice che:
cos2(α)+sin2(α)=1 La seconda relazione fondamentale più o meno già la conoscete, ma c'è comunque da aggiungere molto da dire. Essa riguarda la funzione tangente, quindi iniziamo definendola:
Prendiamo la circonferenza goniometrica e tracciamo la retta x=1, che sarà tangente alla circonferenza nel punto (0;1):
Ora prendiamo un punto P sulla circonferenza goniometrica:
Tracciamo il raggio che congiunge il punto P e tracciamo la retta che lo contiene:
Questa nuova retta intersecherà la retta tangente in un punto T. Chiamiamo poi S il punto di tangenza (1;0).
Definiamo la tangente dell'angolo α come il rapporto tra i segmenti TS e OS:
tan(α)=OSTS
Notiamo che OS è un raggio della circonferenza goniometrica, dunque la sua lunghezza dovrà essere uguale ad 1. La lunghezza orientata di TS è uguale all'ordinata di T, dunque la tangente è uguale alla y di T.
Adesso, però, tracciamo la proiezione di P sull'asse delle x:
I triangoli TSO△ e PHO△ sono due triangoli simili, dunque dobbiamo avere:
OSTS=OHPH
Possiamo riscrivere OHPH come:
OHPH=OHPH⋅OP1OP1= OPOHOPPH
Ricordiamo poi che avevamo definito le funzioni seno e coseno come:
sin(α)=OPPH
cos(α)=OPOH
Dunque avremo:
OPOHOPPH=cos(α)sin(α)
Quindi:
tan(α)=OSTS=cos(α)sin(α)
tan(α)=cos(α)sin(α)
Cioè, la tangente è il rapporto tra il seno e il coseno.
Questa è la seconda relazione fondamentale della goniometria.
Definiamo ora un'altra funzione goniometrica: la cotangente.
Per farlo, prendiamo sempre la circonferenza goniometrica, ma questa volta invece che prendere la retta tangente al punto (1;0), prendiamo quella tangente al punto (0;1).
Facciamo lo stesso procedimento di prima ma con questa retta orizzontale invece che quella verticale:
Definiamo quindi la cotangente di alfa come il rapporto tra i segmenti TS e OS:
cot(α)=OSTS
Tracciamo ora la proiezione di P sugli assi cartesiani:
Notiamo che i triangoli TSO△ e PKO△ e dunque dobbiamo avere:
OSTS=KOPK
Siccome poi PK=OH e KO=PH, dovremo avere:
OSTS=PHHO
Adesso, come prima, possiamo moltiplicare sia il numeratore che il denominatore per OP1, ottenendo:
OSTS=OPPHOPHO
Per definizione, abbiamo:
OPHO=cos(α)
OPPH=sin(α)
Quindi:
OSTS=sin(α)cos(α)
cot(α)=sin(α)cos(α)
La cotangente di alfa è uguale al coseno di alfa fratto il seno di alfa, cioè è il reciproco della tangente:
cot(α)=tan(α)1
Questa era la terza relazione fondamentale della goniometria.
Per passare alla quarta, dobbiamo prima definire la funzione secante:
Prendiamo come sempre la circonferenza goniometrica e la retta tangente ad essa nel punto (1;0):
Effettuiamo lo stesso procedimento per la tangente:
Definiamo quindi la secante di alfa come il rapporto tra i segmenti OT e OS:
sec(α)=OSOT
Notiamo che i triangoli TSO△ e PHO△ sono due triangoli simili e dunque dobbiamo avere:
OSOT=OHOP
Possiamo riscrivere OHOP come OPOH1. Siccome per definizione abbiamo cos(α)=OPOH, avremo:
OSOT=cos(α)1
sec(α)=cos(α)1
Cioè la secante è il reciproco del coseno. Questa era la quarta relazione fondamentale della goniometria.
Per l'ultima relazione, dobbiamo prima definire la cosecante:
Effettuiamo lo stesso procedimento fatto per definire la cotangente:
Prendiamo la circonferenza goniometrica e la retta ad essa tangente nel punto (0;1):
Definiamo la cosecante di alfa come il rapporto tra i segmenti OT e OS:
csc(α)=OSOT
Notiamo di nuovo che i triangoli TSO△ e PKO△ e dunque dovremo avere:
OSOT=OKOP
Siccome OK=PH, possiamo riscrivere OKOP come PHOP che a sua volta possiamo riscrivere come OPPH1 e per definizione abbiamo sin(α)=OPPH, quindi:
OSOT=sin(α)1
csc(α)=sin(α)1
Cioè la cosecante è uguale al reciproco del seno.
Questa era l'ultima delle cinque relazioni fondamentali della goniometria, che dunque ricordiamo essere:
- cos2(α)+sin2(α)=1
- tan(α)=cos(α)sin(α)
- cot(α)=sin(α)cos(α)
- sec(α)=cos(α)1
- csc(α)=sin(α)1